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Il contemporaneo a Treviso

Una città come Treviso caratterizzata dalla cinta muraria cinquecentesca ospita anche una serie di interventi di architettura contemporanea, che interessano sia il centro cittadino che la zona appena fuori dalle mura. Nuovo quartiere residenziale, associato alla recente sede universitaria è quello noto come "Quartiere Latino", progettato da Paolo Portoghesi nell'area dell'ex ospedale di Santa Maria dei Battuti, proprio nel cuore della città. L'intervento si è basato sia su un restauro che ha cercato di recuperare lo stile originale, armonizzandolo con elementi del design moderno, sia sulla realizzazione di nuovi volumi da destinare a residenze. Le due sedi universitarie si trovano ai lati opposti del Sile, ma sono collegate da un ponte in legno d'acero, progettato dallo stesso Portoghesi e ispirato a quello veneziano delle Guglie, ancorato alle due rive per mezzo di quattro obelischi.

Intervento ancora più recente, firmato dall'architetto svizzero Mario Botta, è l'area denominata Ex Appiani, appena fuori dal centro storico, concepita ispirandosi ai borghi medievali italiani. L'ambizione di Botta è che possa diventare un nuovo quartiere di Treviso, con una piazza, spazi verdi e varie tipologie di edifici associati ad un mix di funzioni.

Catena di Villorba (Treviso). Tadao Ando, Fabrica

Catena di Villorba (Treviso). Fabrica

Poco lontano da Treviso, a Catena di Villorba, sorge il Centro di comunicazione "Fabrica" concepito da Tadao Ando per il celebre gruppo Benetton. Qui la nuova costruzione si fonde con la villa seicentesca preesistente, dando vita a un'opera nuova, che sembra richiamare l'architettura romana classica e in cui il tempo pare non esistere più. Le barchesse della villa sono state ristrutturate per ospitare alcuni laboratori ed un auditorium, in cui accogliere giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo.