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Dall'arena romana del centro storico della città di Verona, passando attraverso le monumentali opere medievali dell'isola di Torcello, o, più in generale, le innumerevoli meraviglie di Venezia, paradossale città che sorge sull'acqua, per arrivare fino alle opere di Carlo Scarpa, l'architettura ha rivestito sempre un ruolo centrale per la cultura e l'identità del Veneto.

Infatti, i progetti realizzati da Andrea Palladio prima, da Vincenzo Scamozzi e dai suoi successori poi, hanno influenzato gran parte dell'edilizia monumentale, sia europea sia d'oltreoceano, a partire dal XVII secolo.

 

Paolo Veronese (Paolo Caliari), Portrait of the Architect Scamozzi, c. 1580. Denver Art Museum; Charles Bayly, Jr. Collection.

Paolo Veronese (Paolo Caliari), Portrait of the Architect Scamozzi, c. 1580.
Denver Art Museum; Charles Bayly, Jr. Collection. Denver. (Particolare)

In Veneto troviamo, inoltre, testimonianze sia dell'architettura barocca, sfarzosa, ridondante, ricca di decorazioni, con grandi effetti scenografici, sia del ritorno alla classicità romana imposto dal Settecento, fino ad arrivare al rigore dell'architettura fascista del Novecento.

Sempre più spesso ospitiamo architetti di fama internazionale, impegnati nella realizzazione di grandi opere per la riqualificazione e la valorizzazione del territorio: basti pensare al Memoria e Luce, il memoriale per le vittime dell'attentato dell'undici settembre al World Trade Center, progettato per la città di Padova da Daniel Libeskind, oppure al terzo ponte sul Canal Grande, opera di Santiago Calatrava, o alle famose 'Bolle' per la distilleria Nardini a Bassano, progettate dall'architetto Massimiliano Fuksas, oppure ancora alle opere di Tadao Ando, come Punta della Dogana, solo per citare alcuni degli episodi più recenti e significativi.